Il sottovuoto è un sistema di conservazione dei cibi fra i più diffusi ed efficienti. Il metodo è molto semplice, il cibo è confezionato in una busta grazie a macchine specifiche che tolgono tutta l’aria presente. Il motivo per il quale l’alimento si conserva molto più a lungo, è dovuto alla mancanza di contatto con l’aria e quindi con l’ossigeno, che è la primaria causa di ossidazione. Questo processo da prima era applicato soprattutto a livello industriale, ultimamente si è diffuso anche nelle case a uso privato con macchinari più semplici e meno voluminosi e alla portata di tutti.
Il sottovuoto è un sistema di conservazione sicura, poiché separa e protegge il materiale alimentare da eventuali microbi e batteri presenti nell’ambiente e nelle polveri. La separazione da microrganismi ha l’effetto di allungare considerevolmente i tempi di conservazione, perché appunto sono la principale concausa di deterioramento assieme all’azione dell’ossigeno. I tempi della conservazione variano notevolmente in base al tipo di alimento e dalla temperatura circostante, possono essere da un minimo due giorni fino a un massimo di due anni. Per tutto questo tempo il cibo mantiene inalterato oltre al suo aspetto anche il gusto e i valori nutrizionali.
Grazie all’aspirazione dell’aria, il cibo confezionato non sarà più a contatto con l’ossigeno, di conseguenza non avremo più la proliferazione batterica; il cibo avrà una durata addirittura di tre volte maggiore rispetto al confezionamento classico in frigorifero.
Il confezionamento sottovuoto, ci permette di preparare porzioni di alimenti, condizione che ci porta a intraprendere un rapporto intelligente con il cibo, evitando perdite di denaro e spreco inutile dell’alimento.
Questa procedura riscontra successo in ambito della ristorazione, presso ditte di catering, e non meno in ambito casalingo; quindi acquistare per esempio all’ingrosso i prodotti e dividerli in porzioni a seconda delle proprie esigente.